Premessa a Poetica, critica e storia letteraria e altri scritti di metodologia (1993)

W. Binni, Poetica, critica e storia letteraria, e altri scritti di metodologia,, Firenze, Le Lettere, 1993. Il volume raccoglie, oltre al saggio del 1963, altri scritti presenti in quest’edizione; contiene anche, in chiusura, una sezione, “Elementi di una poetica personale”, con gli scritti La tramontana a Porta Sole (1964), Montale nella mia esperienza della poesia (1966) e Il messaggio della «Ginestra» ai giovani del ventesimo secolo (1988) che fanno parte di altri volumi delle Opere complete binniane, rispettivamente La tramontana a Porta Sole. Scritti perugini e umbri (1942-1997), Scritti novecenteschi (1934-1981), Leopardi. Scritti 1934-1997, 3 voll.

Premessa a «Poetica, critica e storia letteraria e altri scritti di metodologia»

Da tempo, allievi e compagni di lavoro mi sollecitano a ripubblicare il mio volumetto metodologico Poetica, critica e storia letteraria, uscito nel 1963 dall’editore Laterza, dopo essere stato anticipato in forma piú breve sulla mia rivista «La Rassegna della letteratura italiana» nel 1960, e, dopo molte edizioni (ultima quella del 1976 nell’«Universale Laterza»), non piú ripubblicato.

In questo tardo periodo della mia vita, mi sono deciso a ripubblicarlo cosí come prese forma nell’edizione del 1963, convinto dalle ragioni addotte dai miei amici che lo considerano tuttora vivo – pur se chiaramente legato al periodo storico cui direttamente rispondeva – anche nell’interesse riscontrato, quando essi ne parlano, nei loro studenti, di nuovo sensibili a una simile prospettiva storico-critica.

Lo ripubblico anche alla luce di un ripensamento della mia lunga attività di studioso di letteratura, entro cui quel volumetto rappresenta un punto fermo per la mia consapevolezza metodologica del mio operare critico. In quel volume, infatti, formulavo in maniera piú precisa ed organica la mia tendenza all’interpretazione della poesia attraverso l’individuazione della poetica sia programmatica ed esplicita, sia interna ed implicita, che in seguito avrebbe trovato, nelle mie operazioni critiche, una forma sempre piú complessa di fusione fra le tensioni della poetica e le realizzazioni in atto.

E come non cedere, seppure per un momento, a moti di elegia e di nostalgia autobiografica e persino di gratitudine alla vita nel rievocarmi come un breve periodo luminoso di felice «ispirazione», o, meglio, di concentrazione particolare delle mie mature forze e capacità intellettuali quei mesi in cui ideai e realizzai, fra estate e autunno del 1959 (prima della ripresa piú pacata e meditata della stesura in volume), il saggio omonimo che pubblicai sulla mia rivista nel 1960?

Mesi per me di eccezionale tensione mentale e vitale fra l’amato soggiorno estivo di Ortisei e l’autunno a Firenze nella mia abitazione fuori Porta Romana, prima dell’inizio dell’anno scolastico dell’Università, in fecondo accordo con collaboratori e con studenti particolarmente congeniali, in un ambiente particolarmente propizio e tensivo.

Ripubblico dunque Poetica, critica e storia letteraria naturalmente senza alcun «aggiornamento», perché, proprio cosí com’è, esso rappresenta un momento «nucleare» entro la tendenza storico-critica di cui raccoglievo e consolidavo le istanze a me piú congeniali e la problematica della «poetica» da me sviluppata in vari libri precedenti fino dall’emblematica Poetica del decadentismo del 1936, insieme aprendo una successiva e lunga attività di opere che in quella conclusione «aperta» trovò appoggio e stimolo di sviluppo tutt’altro che ripetitivo.

Sicché (confortato dalle opinioni degli amici cosí presenti a questa operazione) ho invece pensato come ad aggiunta non superflua e ripetitiva, ma anzi come appoggio al significato del libro del ’63 e aiuto alla comprensione di tutto il mio itinerario metodologico e critico, di aggiungere alla ripresentazione del testo di Poetica, critica e storia letteraria altre pagine da miei scritti di metodo e di storia della critica letteraria.

Ringrazio gli editori delle «Lettere» (che sono gli editori attuali della «Rassegna della letteratura italiana», Giovanni e Nicoletta, figli del mio vecchio amico e primo editore, Federico Gentile) per la pubblicazione di questo volume.

E un vivo ringraziamento va anche agli amici che hanno incoraggiato questa pubblicazione (tra gli altri Gennaro Savarese, Mario Scotti e in particolare i miei figli ed Enrico Ghidetti che ne hanno seguito la realizzazione), a mia moglie, indispensabile aiuto e sostegno di tutta la mia attività: ad essa anche questo volume è debitore ed è appassionatamente dedicato (nel sessantennale del nostro profondo legame: 1933-1993).